Con il lusso alto rendimento anche se l’economia rallenta
Il certificate ISIN XS2669975232 di BNP Paribas investe su Brunello Cucinelli, Kering e Moncler. Durata tre anni, premi mensili con memoria dello 0,8% (9,6% annuo) e barriera al 50% per tutto.

“L'economia mondiale rallenta ulteriormente. Negli Stati Uniti emergono alcuni segnali di indebolimento dell'attività economica e in Cina la crescita rimane al di sotto dei valori pre-pandemici. Le più recenti stime dell'OCSE prefigurano per il 2024 un rallentamento del PIL globale al 2,7 per cento, per effetto delle politiche monetarie restrittive e del peggioramento della fiducia di consumatori e imprese. Permangono elevati rischi al ribasso derivanti dalle tensioni politiche internazionali, in particolare in Medio Oriente”. È questo l’incipit del primo Bollettino economico della Banca d’Italia del 2024, pubblicato il 19 gennaio scorso.
Governi, imprese ed economisti si augurano che il nome appropriato da usare per il 2024 sia “rallentamento” e non “frenata”, ma in Europa una prima avvisaglia di calo dei consumi è venuta dai dati sulle vendite di auto nel dicembre 2023, scese del 3,8% sullo stesso mese dell’anno precedente. Per il mercato dell’auto è stato il primo calo dopo 16 mesi di crescita.
Se c’è un settore in grado di resistere meglio degli altri al raffreddamento dell’economia è quello dei beni di lusso. Sull’argomento sono stati scritti saggi e approfondimenti a iosa, ma il concetto di base è piuttosto semplice: gli acquirenti del lusso appartengono alle fasce più ricche della popolazione, quelle meno toccate da una diminuzione del potere d’acquisto causata da inflazione o rallentamento economico.
Rendimento del 9,6% e barriera al 50% per cedole e capitale
È per questo che ci sembra quanto mai azzeccato il timing scelto da BNP Paribas per lanciare un nuovo certificate che ha per sottostanti tre aziende molto significative del settore lusso: Brunello Cucinelli, Kering e Moncler. Emesso il 4 gennaio scorso a un valore nominale di 100 euro, il certificate con ISIN XS2669975232 è un classico Cash Collect con durata a tre anni che offre un rendimento potenziale molto interessante, pari al 9,6%, e contemporaneamente si caratterizza per una forte protezione al capitale investito, grazie a una barriera al 50%.
Il rendimento è dato da cedole mensili da 80 centesimi di euro (0,8%) con memoria che saranno pagate a condizione che alle date di osservazione nessuno dei tre sottostanti accusi un ribasso superiore al 50% rispetto alla valutazione iniziale.
Come abbiamo detto, la barriera al 50% funziona anche a protezione del capitale, che alla scadenza finale nel gennaio 2027 sarà rimborsato al 100% del valore nominale (100 euro) anche se le quotazioni dei sottostanti saranno inferiori al fixing iniziale. La protezione copre fino a un ribasso massimo del 50%. In caso di ribasso più forte, il certificate verrà rimborsato in proporzione alla performance del peggiore dei sottostanti.
Cedole con memoria, possibile il rimborso anticipato
Le cedole sono con memoria. Questo vuole dire che se a una scadenza mensile non ci saranno le condizioni per pagare il premio, la cedola non verrà cancellata, ma sarà accantonata nella memoria del certificate e sarà pagata alla prima scadenza successiva in cui tutti e tre i sottostanti quoteranno sopra la barriera. In questo modo basterà che la barriera sia rispettata alla scadenza finale del 4 gennaio 2027 per avere la certezza di incassare tutte le cedole dei tre anni e garantirsi un rendimento del 9,6% all’anno.
Ma non è detto che il certificate arrivi a fine corsa, perché l’emittente BNP Paribas si è riservato la facoltà, a sua discrezione, di rimborsare anticipatamente il prodotto al valore nominale di 100 euro. Ovviamente saranno pagate tutte le cedole dovute fino a quel momento, comprese quelle eventualmente accantonate nella memoria. Il rimborso anticipato potrà avvenire ogni mese a partire da ottobre 2024.
Il rapporto Altagamma: nel 2024 per il lusso crescita normalizzata
Secondo l’ultimo rapporto di Altagamma, il mercato globale dei beni di lusso personali è cresciuto nel 2023 raggiungendo un giro d’affari stimato di circa 362 miliardi di euro (+4% sul 2022 a tassi di cambio correnti). Sul 2024, dice il rapporto pesano le incertezze legate alle tensioni macroeconomiche in Cina, al conflitto tra Israele e Gaza, agli scarsi segnali di ripresa negli Stati Uniti e, per l’Europa, agli alti tassi di interesse e a un’inflazione ancora elevata.
Il rapporto Altagamma Consensus, realizzato da Altagamma con il contributo di 20 tra i maggiori analisti internazionali specializzati, stima per il 2024 una crescita moderata del mercato del lusso. Nel 2023 le imprese hanno alzato i prezzi per compensare l’aumento dei costi, portando a marginalità più alte. Gli analisti prevedono una crescita ‘normalizzata’ nel 2024: i ricavi manterranno un andamento positivo, con una crescita stimata del 5-6 per cento. L’Ebitda è stimato crescere in modo più contenuto intorno al +4%.
I consumatori cinesi resteranno i best performer anche nel 2024, seppure a livelli inferiori rispetto agli anni pre Covid, con una crescita dei consumi del 10%. Asiatici e giapponesi vedranno rispettivamente un incremento del 7% e del 5%.
Nel 2024 l’aumento stimato delle vendite sarà principalmente a volume. Per quanto riguarda gli accessori, continuano nel loro trend positivo: +6,5% per la pelletteria e +5% per le calzature. La cosmesi (+5%) è trainata dallo skin care, dal makeup e dai profumi di nicchia soprattutto negli Stati Uniti. Per l’abbigliamento si stima una crescita del 4% con la ripresa di un abbigliamento meno casual. Prosegue il trend positivo della gioielleria, con un +5,5%: il gioiello rimane un bene rifugio e di investimento.

Flavio Cereda, Co-Investment Manager Luxury Brands di GAM, ricorda che dal 2019 al 2023 il mercato del lusso ha subito un forte spostamento geografico e nazionale. La Cina ha raddoppiato la sua quota del settore, passando dal 14% al 28%, mentre l'Asia nel suo complesso ha aumentato la sua quota dal 28% al 47%, diventando la regione più importante per i marchi del lusso. L'Europa, invece, ha visto la sua quota scendere dal 49% al 30%, soprattutto a causa del calo del turismo e dei viaggi causato dalla Covid e dai controlli più severi alle frontiere da parte delle autorità cinesi.
La piramide del lusso
In questo scenario, nel lusso si sta realizzando una polarizzazione dei marchi, con i marchi più forti che guadagnano quote di mercato significative a scapito di quelli più deboli. Questa tendenza proseguirà anche nel 2024 con una vera e propria corsa alla qualità: i marchi più robusti dimostreranno la loro capacità di tenuta, in particolare il segmento più in alto nella “piramide del lusso” beneficerà della clientela più ricca e fidelizzata, di una domanda meno volatile e del potere di determinazione dei prezzi.
Nella piramide disegnata da GAM, vengono individuate quattro fasce: lusso assoluto, di fascia alta, aspirazionale e accessibile. Più alta è la categoria, migliore è la qualità, il margine, la domanda e la fedeltà.

Focus sui sottostanti
Brunello Cucinelli - Delle tre aziende che formano il paniere sottostante al certificate XS2669975232, Brunello Cucinelli si colloca nella fascia più alta. In effetti il cliente di Brunello Cucinelli è il super ricco e non viene colpito dal rallentamento economico. Va detto anche che l’azienda in Cina realizza solo il 13% del fatturato, contro circa il 30% della media delle aziende del lusso. Questo fa si che l’andamento della società italiana, in termini di fatturato e utili, sia molto visibile.
Brunello Cucinelli è la più piccola del paniere: capitalizza circa 5,7 miliardi di euro con gli analisti che stimano per il 2024 un fatturato di 1,26 miliardi di euro (+10% sul 2023). Gli utili potrebbero attestarsi a 132 milioni, in rialzo del 14%. Su 14 analisti che coprono il titolo, otto consigliano di comprare le azioni e solo uno raccomanda di vendere. La media dei target price è 95 euro. Negli ultimi 12 mesi il titolo è salito del 15%.
Kering - Gucci, Saint Laurent, Bottega Veneta, Balenciaga, Alexander McQueen, Brioni, Boucheron, Pomellato, DoDo, sono alcuni dei marchi principali posseduti da Kering, la seconda holding francese del lusso dietro a Lvmh. Negli ultimi 12 mesi le azioni Kering sono scese del 34% soprattutto a causa della deludente performance di Gucci, che rappresenta circa il 50% dei ricavi e oltre il 70% dell’utile. L’azienda ha in corso un riposizionamento di Gucci. Per il 2024 gli analisti stimano una crescita dei ricavi di Kering di circa il 4% a 20,4 miliardi di euro, con un utile a 3,2 miliardi (+2%).
Bisogna dire che all’attuale capitalizzazione di 43 miliardi di euro Kering si presenta come uno dei titoli più a buon mercato nel mondo del lusso, con un P/E 2024 di solo 13,7 volte, contro le 43 volte di Brunello Cucinelli e le 21,4 volte di Moncler.
Il consensus degli analisti indica per Kering un target price di 464 euro, del 31% più alto rispetto all’attuale prezzo di mercato.
Moncler - Nella piramide Moncler si posiziona in una fascia più bassa rispetto a Brunello Cucinelli e a Gucci. Bisognerà vedere, quindi, come si comporteranno i suoi consumatori in funzione del rallentamento economico atteso quest’anno. Inoltre Moncler è molto esposta alla Cina che rimane un punto di domanda sia in termini di crescita che di eventuali chiusure all’Occidente.
Possiamo dire che se lo scenario sarà di un’economia in ripresa o di un moderato rallentamento, Moncler potrà fare bene e meglio di Brunello Cucinelli. Se invece i consumi cominceranno a contrarsi per la recessione e la Cina continuerà a zoppicare, Moncler potrebbe soffrire in termini di crescita. Gli analisti stimano un fatturato 2024 di 3,19 miliardi di euro (+7,5%) con un utile di 554 milioni (+8,8%).
Negli ultimi 12 mesi il titolo è sceso del 7%. La media dei target price degli analisti è 62 euro, che indica un potenziale di rialzo del 20%.
I livelli di riferimento del certificate XS2669975232
La media dei target price è quella indicata da Market Screener. Il valore iniziale è il prezzo di chiusura del 4 gennaio 2024.

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