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S&P 500 in frenata: meglio un capitale protetto 100% su equity globale

Il colosso americano quota il certificato ISIN JE00BLS2Y461 sull’azionario globale con protezione 100%. Durata 5 anni e se rimborsato anticipatamente, l’emittente pagherà il 5% annuo cumulativo.

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Dopo aver aggiornato l'ultima volta i suoi massimi storici a inizio dicembre, l’indice S&P 500 ha iniziato a mostrare i primi segnali di debolezza, rompendo al ribasso la soglia chiave dei 5.850 punti già nella prime battute del 2025. Un movimento che ha portato molti investitori a interrogarsi sulla sostenibilità di ulteriori rialzi e a valutare strategie più protettive, in grado di mantenere l'esposizione ai mercati senza rinunciare alla sicurezza del capitale investito.

Un contesto di mercato nel quale si inserisce molto bene il certificato a capitale protetto 100% di Goldman Sachs, ISIN JE00BLS2Y461, che replica a scadenza l’andamento del fondo Goldman Sachs Global CORE Equity Portfolio (LU1785488757). Stiamo parlando di un vero e proprio gigante da 5 miliardi di dollari di asset in gestione, focalizzato sull’equity globale. Il certificato però si distingue per offrire a scadenza (novembre 2029) una protezione totale del capitale investito, non prevedendo allo stesso tempo alcun limite sui possibili rendimenti (no cap). Ma non solo, perché da novembre di quest'anno, l'emittente avrà la facoltà di richiamare anticipatamente il prodotto su base annuale, rimborsando, come vedremo tra poco, il 100% del nominale più una cedola cumulativa del 5%

Insomma, un'ottima soluzione d'investimento per chi desidera mantenere un'esposizione all'equity globale, ma con un prodotto dal profilo di rischio contenuto. Qui infatti, a scadenza, le criticità sono limitate al rischio emittente, che però in questo caso è quello di Goldman Sachs, una delle principali banche d'affari americane, con una reputazione globale di eccellenza e un rating del tutto solido (BBB+ S&P's, A2 Moody's, A Fitch). Prezzo sotto la parità a 997 euro a certificato.

S&P 500, è tornata la debolezza? I livelli da monitorare 

Il motivo per il quale nell'ultimo mese gli investitori sono tornati a ricercare maggiore protezione, valutando di portare a casa parte dei profitti realizzati negli ultimi due anni, è facile immaginarlo. Basta analizzare attentamente il grafico dell'indice S&P 500 per rendersi conto di come il sentiment sia cambiato, accompagnato peraltro da un incremento della volatilità (Vix intorno a 20).

Una battuta d'arresto che è evidenziato dal ritorno dell'indice delle mega cap americane sotto la media mobile a 50 giorni, un chiaro segnale di indebolimento del momentum rialzista. Gli acquisti continuano ad essere frenati dalle preoccupazioni sulla politica monetaria della Federal Reserve. Pesa la percezione del mercato sulla durezza dei dazi statunitensi verso Cina e Russia, ma anche dati macro più forti e in particolare sul fronte del mercato del lavoro. Tutti fattori che stanno portando ad azzerare le prospettive dei tagli dei tassi da parte della Fed nel corso del 2025, con un solo ritocco al ribasso stimato e confinato verso la fine del 2025.

Sul delicato tema dei dazi, nelle ultime ore Bloomberg ha scritto che i consiglieri economici del presidente eletto Donald Trump stanno lavorando a un piano di aumenti graduali dei dazi, che dovrebbero aumentare tra il 2% e il 5% al mese. 

Le tensioni negli Stati Uniti si riverberano a cascata anche sugli altri mercati, ma in Europa la Bce potrebbe avere lo spazio per tagliare i tassi d’interesse alla riunione del 30 gennaio, poiché il rialzo dell'inflazione nell'area è in parte dovuto a effetti temporanei che dovrebbero attenuarsi più avanti nell’anno. A dicembre l’inflazione dell’Eurozona è salita per il terzo mese consecutivo al +2,4% su base annua, in ascesa dal +2,2% di novembre, sulla scia dei maggiori costi energetici. Il valore si è rivelato in linea con le aspettative del mercato, ma rappresenta tuttavia il ritmo più rapido per la regione da luglio.

grafico S&P 500

Nel grafico qui sopra possiamo vedere il grafico su time frame giornaliero dell'indice S&P 500: dopo aver compiuto il breakout ribassista del precedente supporto statico a quota 5.850 punti, sta puntando verso il prossimo supporto in area 5.700 punti. Grafico simile anche per l'indice globale MSCI World che si sta muovendo verso il supporto a 3.650 punti.

Capitale protetto 100% su equity globale in euro e senza cap: 

Ecco perché nasce il certificato ISIN JE00BLS2Y461 che permette di rimanere investiti sul mercato azionario globale ma con protezione. Il funzionamento è semplice. Il certificato ha una durata di cinque anni e investe sul fondo Goldman Sachs Global CORE Equity Portfolio. Il prodotto è a capitale protetto 100% ed è denominato in euro (valore nominale 1.000 euro a pezzo). Ciò significa che se portato a scadenza, l’unico rischio del prodotto è il rischio emittente, appunto Goldman Sachs. Come sappiamo infatti i certificati sono soggetti al rischio di eventi di credito dell’emittente. A scadenza, quindi, qualsiasi sia la performance eventualmente negativa del fondo, il certificato pagherà 1.000 euro a certificato, ovvero il 100% del nominale.

Allo stesso tempo, il certificato permette la replica lineare del sottostante senza limiti alle performance (senza cap). La cosa bella è che a differenza di tanti prodotti a capitale protetto, qui non ci sono dividendi sintetici, tipici delle strutture decrement e neanche meccanismi di controllo della volatilità. Strumenti che in ambo i casi impattano negativamente sulla performance del sottostante. Non è neanche Excess Return, ovvero non viene tolto dal prezzo del fondo il valore del free risk (Titoli di Stato). Insomma, la replica a scadenza sarà puntuale.

L’emittente però, una volta all’anno, avrà la possibilità di rimborsare il certificato a sua discrezione (callability). Se lo farà però dovrà pagare 100% del nominale, più un premio del 5% cumulativo. Ad esempio, in caso di rimborso al secondo anno dovrà pagare 1.100 euro (1.000 + 10%). Sotto la tabella con le date di rimborso anticipato.

Informazioni rimborso anticipato

 

Il fondo Goldman Sachs Global CORE Equity Portfolio

Il fondo di Goldman Sachs Global CORE Equity Portfolio mira a generare una crescita del capitale nel lungo termine. Il Fondo mira a conseguire il proprio obiettivo detenendo azioni o strumenti analoghi relativi a società di qualsiasi parte del mondo e utilizza la strategia CORE, un modello multifattoriale proprietario sviluppato da Goldman Sachs, che mira a prevedere i rendimenti dei titoli. Questo quanto riportato sulla pagina di Goldman Sachs al link, dove potete guardare performance e composizione del fondo. Di fatto un fondo che investe su equity globale sulla scia del MSCI World.

Il fondo è principalmente esposto al mercato nord americano (79%) ed europeo (12,5%). Come settori, risulta molto esposto alla tecnologia, ai finanziari e all’health care.

Sotto vi lasciamo anche una tabella delle performance del fondo con il confronto con il benchmark (MSCI World).

Se guardiamo la performance annualizzata a 10 anni, il fondo segna un +11,7% annuo contro l’11,4% del MSCI World. A 3 anni la performance annualizzata scende al 9,95%. In ogni caso, la gestione appare efficace con un buon rendimento.

Il certificato, dunque, offre esposizione lineare al fondo, a fronte di una protezione al 100% del capitale. Certo rimane la possibilità di rimborso anticipato, ma una performance del 5% annua sempre a fronte di una protezione totale ci sembra assolutamente accettabile.

Disclaimer:

Il Certificate è soggetto ad un livello di rischio pari a 2 su una scala da 1 a 7. L’investimento in questa tipologia di Certificate espone il risparmiatore al rischio default dell’emittente. Tutti i rendimenti espressi sono al lordo delle imposte.

La presente comunicazione non integra in alcun modo consulenza nemmeno generica o ricerca in materia di investimenti, non è stata preparata conformemente ai requisiti giuridici volti a promuovere l’indipendenza della ricerca in materia di investimenti e non è soggetta ad alcun divieto che proibisca le negoziazioni prima della diffusione della ricerca in materia di investimenti.

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